IL SEGNO DEL COMANDO
Il Professor Edward Forster ha dedicato tutti i suoi studi alla figura di Lord Byron. Dopo un suo scritto, riceve da Roma, da un certo Tagliaferri, una lettera contenente una fotografia che riproduce una piazza romana descritta nei minimi dettagli in uno dei diari dello scrittore inglese. Forster era sempre stato convinto che quel luogo non esistesse, che Byron avesse usato un linguaggio simbolico per esprimere qualche strana esperienza vissuta nella capitale italiana. Giunto a Roma, Forster scopre che il mittente della fotografia è un pittore morto da cento anni e che nessuno sa dove si trovi la famosa piazza. Al suo posto Forster incontrerà, nello studio abbandonato del pittore al centro del centro di Roma: Via Margutta, una donna affascinante e sfuggente, la sua modella, che lo condurrà in una Roma misteriosa, impregnata di atmosfere occulte, e scoprirà di essere la reincarnazione del pittore Tagliaferri e che un orribile fine l’attende se non risolverà il mistero di un medaglione inciso da un orafo del ‘700: Il Segno del Comando.
"Voltai le spalle al Signore e mi incamminai sui sentieri del peccato. Voltai le spalle al Signore e quando il tempo finì seppi che ero giunto dove non dovevo. Diritta è la strada del male. Ma quando lo compresi la strada era finita e anche l'anima mia, perché avevo voltato le spalle al Signore."
George Byron
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