JOURNEY, video loop
Attraverso il video loop vorrei stimolare il coinvolgimento dell'osservatore nell'opera dal punto di vista percettivo e psicologico. Mi interessa studiare i fenomeni della visione. L'unica cosa stabile è il movimento ripetitivo e le luci. La successione ipnotica nella sequenza trasporta nel surreale viaggio dell'infinito. Ci si domanda, accadrà qualcosa?
Commenti 2
Come dici tu, l'unica cosa stabile è il movimento. Direi anche che attraverso la ripetizione, si può percepire una dimensione statica. Non temo di cadere nel ridicolo dicendo che questa dimensione la possiamo intendere come una realtà parallela, una sorta di 'palestra' della percezione.
Ciao, Roberto.
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