Storie condivise

Storie condivise

Raccontarsi oggi è difficile perché le esperienze si sono frantumate. Non si è più in grado di raccontarsi in maniera coerente e continuativa. Le esperienze appaiono sempre scollegate l’una dall’altra.
I ricordi sono molti, un caos di immagini che oggi sono raccolte in innumerevoli chiavette usb che a volte ci dimentichiamo di avere. I ricordi sono diventati immateriali, leggeri, non abbiamo più la possibilità di rielaborarli tenendo in mano una vecchia fotografia sbiadita e sgualcita o un album cartaceo.
Ma i ricordi sono sempre lì che aspettano una riqualificazione e un posto per riesistere.
Allora si sente il bisogno di selezionare tra i ricordi che ci sommergono. Di ridargli valore con il gesto di renderli il più possibile palpabili e materiali.
Oggi i ricordi per essere rielaborati vanno selezionati con attenzione e condivisi con qualcuno che ascolti.
C’è tanta crisi dell’ascolto al giorno d’oggi, perché è già un impegno insormontabile ascoltare se stessi. Circolano come un virus letale individualismo, competizione ed egoismo.
L’installazione Storie condivise si pone come un’apertura a questo comune percepire, è interattiva e per essere completa ha bisogno del suo pubblico. Storie condivise è una richiesta di puro ascolto, cerca ardentemente un testimone sconosciuto al quale rivolgersi.

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