Room 322
La leggerezza di uno spazio etereo, asettico, sospeso, si contrappone alla pesantezza dei corpi che nella loro umanità sono imperfetti, inquieti e autentici. L'immobilità di una stanza d'albergo, estranea alla natura dei diversi ospiti che la abitano e vi si alternano, aumenta la loro tensione interiore, che si stacca con forza da questo vuoto circostante.
Dal fondo di una vasca emergono così sensazioni contrastanti: realtà-apparenza, inquietudine-immobilità, passato-presente, autenticità-finzione.
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