“Homage to Cindy Sherman (performed by mother)” è un lavoro che si svolge in tre capitoli o atti e trae origine dall’archivio fotografico di mia madre. In “Homage to Cindy Sherman (performed by my mother)-cap.1” ho selezionato immagini che la ritraevano sola in situazioni che risultavano stereotipate (per le pose, per l’abbigliamento...) e le ho accostate fra loro componendo delle mini serie tematiche: “Mamma al mare”, “Mamma fashion”, “Esotica”, “Mamma e i mezzi di trasporto” etc. L’insieme di queste serie, poste una accanto all’altra, genera uno storytelling biografico a scatti e mette in evidenza le iconografie che inconsapevolmente contribuiamo a creare o che altrettanto inconsapevolmente ricalchiamo, perchè appartenenti alla nostra epoca. Questi “ruoli” o “personaggi” si manifestano a noi oggi, non al/alla protagonista dello scatto. Ci appaiono in virtù del tempo trascorso tra lo scatto e la fruizione. E’ l’esperienza, il contesto, la posa e l’abbigliamento, nonché l'inquadratura, a trasformare il personaggio della fotografia in "icona". Accostandola ironicamente alla figura di Cindy Sherman -i cui personaggi sono il frutto di una forte intenzionalità nello scatto e nella stereotipizzazione, nonché di una costruzione precisa e meticolosa dell’immagine- desidero creare uno scarto ironico, uno iato tra una biografia personale qualunque e un corpus di opere molto conosciute e ormai storicizzate. Ciò che mi interessa è estrarre da una biografia individuale tanti fermo-immagine per ricreare un personaggio seguendo un modello narrativo altro e al contempo, sperimentare quanto l’immagine fotografica subisca dei cambiamenti nella percezione col passare del tempo, al punto che immagini totalmente documentarie di una vita appaiono molto simili ad altre costruite con un’intenzione iconografica precisa. “Homage to Cindy Sherman (performed by my mother) cap.2” si compone di tre scatti: essi mostrano cosa rimane una volta estratte dall’album le foto del capitolo 1: le biografie separate di mio padre e mia madre. I buchi sono importanti, ci fanno ricordare che tutto quello raccontato in un album (un incontro tra due persone, che nel futuro avrebbero generato una famiglia) poteva non accadere. Quando in un album vediamo dei buchi, dei tasselli mancanti, la sensazione che si genera è forte ed oscilla tra la morte e la cancellazione di un passato, quasi sempre un terremoto emotivo e punti di domanda. Togliere foto equivale a togliere vissuto? In “Homage to Cindy Sherman (performed by my mother) cap. 3” propongo fotografie in dimensioni reali degli album da cui ho estratto le immagini del cap.1. Non si tratta di una mera citazione delle fonti, esporre gli album chiusi è mostrare il potenziale senza renderlo accessibile. E’ anche omaggiare qualcosa che ha fatto parte delle nostre vite per molto tempo e che sta oggi irrimediabilmente sparendo, sostituito dagli album digitali, condivisi e fragili. E’ trasformare “Homage to Cindy Sherman (performed by my mother)” in “Homage to (Cindy Sherman performed by) my mother”, ritornare alla biografia del singolo, come luogo dell’infinito potenziale, anche di immagini.
link al portfolio del progetto:
http://www.premioceleste.it/artista-ita/idu:79506/
link al blog personale: monicacarrera.blogspot.it
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