Dalla primavera dello scorso anno ho la fortuna di conoscere un ragazzo del Gambia trasferitosi in Libia per motivi di lavoro. Poi la guerra...il racconto della traversata...l'arrivo in Italia...l'illusione di "avercela fatta"... ma qualcuno manca sempre all'appello. L'impulso di dare voce alle vittime mi ha portato a raccontare a modo mio l'esperienza vissuta dal mio amico, lui mi ha insegnato che l’ombra del destino è generata dalla luce del coraggio. Armato di un palloncino, di una barchetta di carta, alla ricerca della "giusta" pozza d'acqua, la radio annunciava la stima provvisoria delle vittime dell'ultimo naufragio: 231. Nel linguaggio dei segni la sequenza numerica 2-3-1 indica un insulto...quello che sono i "Viaggi della Speranza".
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celeste,
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