reminiscenza
attraverso il Tribunale dell’Inquisizione, decisero di espellere tutti gli ebrei dalla Spagna ,
a meno che non si convertissero forzatamente al cristianesimo. Nel giro di pochi giorni
200000 ebrei che non si convertirono furono espulsi e tutti i loro beni sequestrati.
Subito dopo fu applicata la stessa legge per gli ebrei del Portogallo e della Sicilia che allora
era una provincia spagnola.
Molti ebrei furono torturati e uccisi nelle carceri dell’inquisizione, altri morirono di stenti
durante l’esodo verso l’impero Ottomano che gli accolse.
I miei avi provienienti da quella cacciata si dispersero in vari paesi del Mediterraneo dove vissero in Turchia, Siria, Libano, Iraq, Egitto e dove si occuparono di commerci.
Nelle Sacre Scritture quando si uccide una persona si parla di “sangui” al plurale perché con la soppressione di una persona segue la soppressione di intere generazioni di uomini e donne discendenti.
In un recente viaggio in Sicilia alla ricerca della sua storia ebraica, ho constatato che non c’è più nulla che ci parla di secoli di storia ebraica, e di insediamenti che si estendevano su tutto il territorio, compresi i piccoli paesi rurali, non ci sono più tracce di una civiltà millenaria che era parte integrante della popolazione siciliana.
Non ci sono più i simboli della cultura ebraica che è stata sradicata con la stessa violenza e brutalità che in Spagna. Tutta la memoria storica è stata cancellata.
In questa foto la mia visione di ciò che è rimasto della storia dell’ebraismo oggi in Sicilia e la foto di una famiglia spagnola o siciliana che non ho potuto vedere la luce.
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