0,50 m/sec (# 2 ) (part. installation view)
Ripartire dalla memoria in o,5 m/sec: le istallazioni di Michele Lombardo stasera alla Scarabelli
Pubblicato il 3 ottobre 2014 - Martedì
Si svolgerà oggi, alle 19,30 la mostra grafica e fotografica di Michele Lombardo e intitolata “0,5 m/sec”.
Una provocazione che già si denota nel titolo di queste istallazioni e che vuole far riflettere sulla malattia che colpisce molti anziani: l’Alzheimer.
Una recente notizia riporta la tesi di uno scienziato secondo la quale esisterebbe una relazione tra la velocità del passo umano e la possibilità di contrarre la malattia dell’Alzheimer. Secondo la teoria se un individuo mantiene un passo al disotto del m/sec sarebbe un soggetto predisposto alla malattia.
“Il titolo della mostra – si legge nella presentazione della personale – vuole essere il controcanto della ricerca artistica, sostenendo la tesi opposta: l’uomo che corre troppo dimentica, non ha tempo per “ri-partire” dalla memoria” e, dunque, viene lanciato un interrogativo: questa persona è già malata?
Sarebbe più opportuno, invece, riflettere sul “come” sono compiuti questi passi piuttosto che osservare a “quale velocità”.
“Le opere – spiega Michele Lombardo – non hanno la presunzione di salire sul piedistallo più alto di un museo, esse però forse contengono il piccolo pregio di essere state concepite per lo spazio del pensiero per eccellenza: la biblioteca pubblica. Quasi tutte sono l’assemblaggio di idee, materia (povera) e segno, quasi a volerne esaltare maggiormente l’origine. I passi, gli step, sono la metafora della scansione del tempo, quello che passa e ci fa più anziani, che corrompe la materia; quello dell’attesa, che rende inattuali anche le idee e le scoperte scientifiche, o ci permette in talune occasioni, di ponderare meglio i nostri comportamenti nelle decisioni importanti; fa si che la pellicola s’impressioni, il file attraversi, sotto forma di impulso elettrico, il circuito che va dal sensore alla memory -card. Infine, il tempo della sosta, durante l’attraversamento dei luoghi, per una nuova attenzione, che ci permette di immaginare lo spazio che abbiamo di fronte nel bianco e nero di una inattuale diapositiva”.
Le istallazioni, dunque, si prospettano come una critica alla velocità del mondo contemporaneo e alla fugacità dei momenti che scorrono sfuggendo via senza che nessuno se ne renda conto.
(Seguo news - info-attualità-tendenze del 3/10/2014)
Commenti 0
Inserisci commento