E' così. E' triste ma è così. Ed è bello che un artista, tu Giulio, non faccia soltanto "voli" creativi irreali e fantastici , ma tenga gli occhi bene aperti sulla realtà e, con le sue opere, inviti ad una riflessione sul mondo. Bravo, ciao!
E' vero che le strutture metalliche o murarie dietro cui ci proteggiamo acuiscono il nostro isolamento, ma è tipico del nostro tempo il dualismo. Ci facciamo bene e male nello stesso tempo.
Ciao Giulio, sai sempre essere originale.
Traspare molto il pessimismo e l'aspetto negativo della solitudine che sembra non avere più via di fuga, intrappolata dalla sua stessa rete dopo avere chiuso tutte le porte, complimenti!!!
Si vive in città congestionate, alveari urbani dove il confine è l'idividuo stesso.
Si vive in case che parlano, dove l'individuo stesso è il limite da oltrepassare.
Si vive tra le sbarre della modernità, globale e multimediale struttura della solitudine.
Ciao Giulio! Stai testando nuovi percorsi? Devo ringraziare i commenti di chi mi ha preceduto perchè solo grazie alla loro lettura ho capito qualcosa. Sono sbarre o forse una griglia interpretativa? Il lavoro è sicuramente ambiguo. Per qualcuno rinviano al carcere e alla solitudine della cella per altri la solitudine è quella dell'individuo nelle megalopoli contemporanee oppure dell'artista, del creativo di fronte alla griglia razionale. Non so che dire, resto perplesso! Bravo! Ci hai messo in difficoltà!!!!!!!
Commenti 21
Lino
Ciao Giulio, sai sempre essere originale.
Si vive in case che parlano, dove l'individuo stesso è il limite da oltrepassare.
Si vive tra le sbarre della modernità, globale e multimediale struttura della solitudine.
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