Siamo qui non lì

Il processo pittorico come concretezza Allucinatoria “Il primo e più flessibile grado di rivivificazione delle idee consiste nella loro trasformazione non ancora in sensazioni, ma in immagini che conducono ad esse” Lélut.
Nel mio processo creativo viene analizzata una sequenza “sensoriale allucinatoria” che trova il suo compimento nell’immagine pittorica. L’idea che viene analizzata come allucinazione trova il suo punto fisso e totale in un’immagine concreta, spesso fotografica, che viene compiuta nel processo pittorico di un quadro. La sensazione è suddivisa in due tempi: nella prima parte la sensazione modifica la sensibilità dello Spirito, di qualche parte del proprio corpo; nella seconda parte la sensazione è percettiva, l’atto incorruttibile del quale lo spirito conosce l’esistenza di un mondo esterno. Questo è il momento della sensazione in cui si trova il punto di partenza dell’idea sensibile, anche se non ne rappresenta ancora la vera e propria origine. Non si conserva nulla di quell’affetto che nello stato normale possa essere riprodotto né in un idea, né in una sensazione, ma può essere ricollegato a quell’immagine data dall’immaginario alterato dall’allucinazione. È lì che Idea e Sensazione coincidono e si ricongiungono in quell’attimo dell’impressione visiva