Sarò l'imperfezione e una bontà
Dio non è uno solo. Ogni sensazione che riguarda lo sconosciuto e l’inconscio è associabile a Dio, quindi Dio ha origine in noi e in noi deve avere il suo riferimento. Se io ho l’anima e il cuore di immaginare il mio Dio come un ritardato, autistico dolce e buono, un po’ storto, pieno di afetto e senza richieste, tale sarà per me e enorme sarà la soddisfazione che riceverò da questo Dio più che dal Barbapapà della religione cattolica o gli innumerevoli altri Dei del mondo. Esiste un’esigeza umana di credere in qualcosa, che esula dall’essere o no sostenitori della scienza; è importante che questa si iliberi da vincoli e da poteri e diventi un culto personale, mistico di ognuno di noi, dove può incontrarsi a volte con gli altri ma non omologarsi e ridursi a regole generali.
Che il tuo Dio sia una cacca o un alito di vento non importa, basta che ritorni a te.
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