natura morta
Fabio Moro, realizza, nella Sala grande, ispirandosi alla cucina storica degli Spinola, la videoproiezione di una Natura morta di Ludovico Susio del 1619, accompagnata da un brano di musica elettronica minimale di Retina.it.. La sua sfida percettiva si esprime nell’aggiunta, sulla rappresentazione pittorica della tela, di tre topolini di stoffa blu e di due candele, le cui fiamme oscillano, nell’immobilità della scena, per effetto del fiato delle casse utilizzate durante la produzione del video. La rivisitazione e trascrizione dell’originale, investendo l’area dell’Aisthesis, unita a quella dell’Oikos, conferisce all’opera una sorprendente dimensione sinestetica.
testo Viana Conti
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