Back to Black
E’ quindi un’opera “in movimento”, accentuato dal gioco luce-ombra, dato dalla forte tridimensionalità e dalle angolazioni sempre diverse dei frammenti di legno cementati tra loro.
Un’opera che “respira” attraverso gli esigui varchi concessi dagli elementi, che non lasciano però mai scoprire il mistero del cuore pulsante verso cui convergono.
Voluta è la povertà espressiva dei singoli componenti, oggetti di scarto senza personalità, che quindi non dialogano tra loro, ma formano un fronte compatto e divengono significativi solo grazie alla loro calibrata, corale coesione.
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