Sirene

Sirene

Polittico composto da 4 pannelli.
"Fuori dei marosi, la barca ricevette come una spinta e su quello slancio, la femminota alzò i remi e si abbatté su di essi, mandando fuori dal petto, come si sgonfiasse, un sospiro lancinante: «Uuuh» fece, con sollievo e disprezzo: ed era come avesse tenuto per un pezzo l'anima fra i denti. «Vi spagnaste che ci speronava?» le domandò. «Uuuh» fece lei. «Allora che fu che vi spagnò? Qualcosa fu. Pigliaste una tale remata.» «Uuuh» fece ancora lei. E lui, che poteva dire di avere ormai la barca all'asciutto, lì, orlo orlo a Cariddi, più lei faceva uuuh, e più lui si divertiva a stuzzicarla perché s'arruffava e sbuffava, dando quello strano segno, nuovo per lei, come di buffona: «Allora, che? Non ditemi che fu il fischio di sirena del sottomarino. Non ditemi che non sentiste mai un fischio di sirena.» «Uuuh» fece ancora una volta, gettando stavolta la testa in sotto e rigettandola poi in sopra. Stavolta, lui non rise più. Stavolta ripeté quel verso da vera sirena, ma da sirena viva, di carne. Fu come avesse sonato un campanello addosso a lei, spingendo il dito sopra uno dei suoi bottoni di donna, utero, visceri, cuore. «Uuuh, uuuh» fece e rovesciò la faccia per alto, come si graffiasse la gola per urlare qualcosa che urlava già da tanto, qualcosa che già da tanto la martoriava, che ora poteva solo rantolare, straziarsi la voce a specie di lupamannara."
(S. D'Arrigo - Horcynus Orca)

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