La funzione d'onda
Un cerchio di dimensioni 2mx2m ,di alluminio cromato, gira perpetuamente su un piccolo pontile composto da assi di legno grezze.
Entrando nella stanza, lo spettatore, non riesce a percepire il movimento del cerchio ,ma istintivamente viene invogliato , vedendo dei piccoli grandini, a percorrere il pontile, di dimensioni 2mx1,20 m,.
Quando lo spettatore si trova nel centro del cerchio , grazie ad un sistema di piccole sonde , dal cerchio fuoriescono dei raggi di luce, che percorrono, dolcemente il corpo del fruitore, provocando una sensazione di benessere e di abbandono .
Si percepisce subito che ci si trova al centro di un ipotetico mangdala artificiale, e che si è parte di un movimento perenne generatore di infinite possibilità.
I fasci di luce sono collegati a piccole telecamere wifi, poste all’interno del cerchio, che percorrendo insieme alla luce, il corpo delle spettatore ne catturano i particolari.
Tutto è essenziale , dai capelli che cadono alla rinfusa sulla schiena , alla scarpa non allacciata o forse macchiata, alle mani che si muovono per cercare nuovi spazi, tutto è eternamente presente nella “funzione d’onda”.
le telecamere rimandano il segnale carpito ad un proiettore nascosto all’interno del pontile di legno, sul proiettore è istallato un piccolo sistema di specchi concentrici che rimandano le proiezioni scomposte e moltiplicate su tutti le pareti della stanza,.
Ecco che infinite mani , occhi, nasi , capelli iniziano ad espandersi nello spazio circostante divenendo costellazioni , spazi, infinite possibilità di sguardo.
lo spettatore si trova a girarsi su se stesso a analizzare anche le parti piu nascoste del suo corpo e diviene immagine, illusione. Luce, dimensione , diventa il tutto nel solo istante che si abbandona alle particelle che compongono la semplice luce .
La funzione d onda vuole creare un tempo non tempo, un nuovo spazio nello spazio, vuole forse invitare all’osservazione lo spettatore , che ancora non ha fruito l’ istallazione, sul magnifico e variegato mondo che presenta l’altro , e forse quegli occhi estranei , quelle mani non toccate resteranno indelebili nel ricordo dell’altro al di fuori di noi che tutto è meno che distanza.
Commenti 0
Inserisci commento