Sulla via di casa
L'immagine assunta come simbolo di partenza è il reticolo a sedici rose dei venti, usato nelle carte navali medioevali come dispositivo di orientamento. Si tratta di un reticolo di linee che si intersecano a partire dal prolungamento dei raggi di una rosa dei venti posta al centro e di altre sedici rose collocate ai bordi. Con questa tecnica i cartografi riuscivano a interpretare lo spazio attraverso una griglia di riferimento che poi i naviganti usavano per orientarsi in mare. Il reticolo rappresenta il punto di svolta nella relazione uomo/natura, che, da basata sull'esperienza inizia ad essere basata sulle idee; punto di passaggio fra la conoscenza empirica e la conoscenza mediata da strumenti e sistemi di pensiero.
Il reticolo diventa il simbolo del soggetto che cerca al suo interno in maniera nitida e razionale gli strumenti per orientarsi nel mondo, per raffigurarlo più sicuro e controllabile di quanto in realtà non sia.
Il reticolo è solo una delle immagini/simbolo di una conoscenza complessa e raffinata, appannaggio di pochi saggi, che presupponeva lunghi studi su materie di scarsa diffusione. Questa conoscenza su cui è basata tanta parte della nostra cultura, è oggi spesso data per scontata, delegata a devices sempre più tecnologici. Progressivamente perdiamo le conoscenze necessarie a ricollegare l'effetto (es. sapere che ora è) con il meccanismo e le osservazioni atte a derivare tale informazione dal mondo naturale.
L'immagine del reticolo diventa punto di partenza per la costruzione di tre grandi installazioni, alcune piccole sculture e molti disegni su carta e opere bidimensionali.
Column va a riflettere da un lato sulla possibilità di costruire “colonne portanti”, quando gli elementi di una comunità si organizzano per raggiungere un unico scopo. La struttura risulta dallo sviluppo tridimensionale del reticolo, realizzata in filo da pesca e perle in vetro di Boemia.
Le colonne si sviluppano dallo stesso schema costruttivo ma vengono realizzate seguendo piccole variazioni per garantirne l'unicità. Nella loro collocazione ottimale vengono installate in un ambiente buio, illuminato da luce di Wood, che mette in risalto il valore architettonico portante di queste strutture, a testimonianza del fatto che attraverso l'unione della forza di una moltitudine.
“Il disegno che sta alla base dello schema di sviluppo di questo reticolo costituisce un network aperto e in continua trasformazione. I nodi della rete di conoscenze, come i punti di un numero senza fine di rose dei venti, connettono tra loro tutto. Il significato espresso dall’artista in questa ricerca è legato al senso vitale della connessione e del legame tra gli esseri viventi, tra essi e il loro ambiente e tra ogni cosa, la sua conoscenza e il tutto. La vita alimenta un complesso sistema di relazioni Siamo parte di una rete globale, un organismo vivente fatto di punti di contatto e di legami fra di essi.” (cit. S. Petronici)
In A piedi nudi per casa, installazione ambientale realizzata in strisce di tessuto di vari colori e cubi di filo e resina, si sviluppa un incessante dialogo fra una interiorità nitida e razionale che cerca al suo interno gli strumenti per capire il mondo, e un'esteriorità fatta di relazioni e commistioni con l'altro da sé. Creare un microambiente che renda sicura e facile l’esistenza, per difendersi dal caos e dalle incertezze che percepiamo nel mondo, da cui partire per relazionarsi al mondo esterno: significa costruirsi una casa, un nido, non necessariamente legato ad un luogo fisico. Uno spazio in cui ci si può muovere a piedi nudi, sicuri che nulla ci possa fare male, e desiderosi di avere un contatto più intenso che ciò che ci circonda.
Lo spazio intimo, che cerchiamo di razionalizzare e rendere sicuro, è rappresentato attraverso una versione semplificata del reticolo a 16 rose dei venti, da cui partono le propaggini in stoffa che vanno relazionarsi con il resto del mondo.
Orientamento#1 è una installazione ambientale di dieci metri di diametro, realizzata con sassi bianchi su tappeto erboso. Riproduce la parte interna del reticolo a sedici rose dei venti, integrando la visione, l'idea di gestione di un paesaggio con il paesaggio reale e concreto.
Microcosmo#2 è un'immagine costruita sullo schema del reticolo, realizzata in filo di rame colorato e inglobata in un cubo di resina di 5 cm. Fa parte di una serie di cubi che riproducono varie versioni del reticolo.
Reticolo#1 è l'immagine completa del reticolo, realizzata in filo di seta rosso e inglobata in una tavola di resina di cm 30x30x0,5.
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