Al di là della definizione di un significato fiorente e non ancora pienamente assestato, si può leggere nel selfie il paradigma di una fotografia dinamica, una forma di autoritratto fotografico realizzata principalmente attraverso uno smartphone, un tablet, una fotocamera digitale, che ha la funzione di fissare l'attimo di una persona nel momento in cui ha l'impressione di trovarsi in una situazione notevole o di avere un aspetto tale da ottenere riscontri positivi su un social network. Lo scopo è l'approvazione e il gradimento, sintomo di chi cerca nella raffica di autoscatti una conferma della propria esistenza. In questo contesto lo stesso Facebook può essere concepito come un immenso specchio narcisista, come una grande vetrina autoreferenziale che serve per dimostrare a qualun altro che cosa si è, quanto si vale, comunicare stati d'animo e caratteristiche di sè (spesso irreali) in modo disimpegnato e senza le difficoltà della comunicazione diretta.
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celeste,
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