Grand Tour

Grand Tour

La città odierna. Insieme confuso di strade, piazze e monumenti. Nell’incessante routine, la pausa diviene anche fotografia: immortalarsi davanti al monumento come nuova effige della città o, pur sempre, delle proprie immagini. Un selfie davanti al Duomo. Il luogo scelto emana la propria maestosità monumentale, facendo assumere alla persona intenta a fotografarsi, la bellezza statuaria della posa. Lo stesso non vale per le immagini scattate: enormi facce sorridenti con il luogo ammirato alle proprie spalle, pari solo ad una macchia di colore. La serie di fotografie coglie la potente investitura di amore verso questo rituale quotidiano e ne esaudisce il desiderio. Si permette al soggetto di divenire egli stesso monumento, ricreando attraverso questo susseguirsi di corpi in posa ciò che rappresentava il mitico Grand Tour per gli artisti ed intellettuali in viaggio. Un contrapporsi e stagliarsi di esemplari, degni di una rapita ammirazione per la propria preziosità ed esoticità.

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