Ciò che resta, un anno

Ciò che resta, un anno

Ciò che resta, un anno - è un lavoro che racchiude insieme piani diversi.
Il primo è un piano narrativo, fatto di storie che si susseguono sul piano di lavoro, di persone passate per caso o intenzionalmente: un laboratorio di cornici accoglie immagini e cimeli personali che decoreranno la propria abitazione e - Ciò che resta,un anno - ne registra in sordina tutti i movimenti. Il basamento diventa stratigrafia emozionale e temporale allo stesso tempo, raccontando anno per anno l’andirivieni di esperienze e passaggi veloci, che restano testimoniati nei segni sulla superficie.
Al di là di quello che riguarda il passato, inserendo in profondità della pasta azzurra per scarpe nei segni lasciati in questo arco di tempo, l’artista restituisce all'oggetto di lavoro vita propria nella dimensione bidimensionale, trasformandolo in un oggetto d’arte esso stesso oltre che strumento di passaggio di un processo artistico. Le tracce di un’azione quotidiana, seppur apparentemente invisibili, diventano parte integrante dell’opera.
Nel suo essere processo in fieri - Ciò che resta,un anno- resterà opera aperta sino a quando il laboratorio sarà aperto.

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