Autoritratto
La scarpa sinistra è una mia vecchia scarpa verde, consumata a tal punto da non poterla più usare.
La scarpa destra invece è stata realizzata nell’antica tecnica “paté de verre”, ispirandomi alla scarpa originale.
Queste scarpe mi hanno accompagnato, meglio portato, per molti anni, lasciando su di sé, nel loro trasformarsi le tracce delle mie esperienze.
La scarpa sinistra usata, ricorda il naturale disgregarsi di ogni cosa terrestre con il passare del tempo.
Utilizzando il vetro fuso per la seconda scarpa sono riuscita invece in qualche modo a “congelare”, fissare dei ricordi nella materia vetrosa, bloccando, i prima inevitabili, successivi, mutamenti.
L’opera fa riflettere sull’impossibilità di fermare il tempo, ma sulla speranza di potere almeno, attraverso l’Arte, fermarsi un istante, per riflettere sulla propria vita e su quello che ci succede intorno.
Materiale e tecnica:
dimensione: numero di scarpe 38
materiale: scarpa usata, vetro verde opaco iridescente,
tecnica: patè de verre _ pasta di vetro e lavorazione a freddo del vetro
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