The Risen Oak
The Risen Oak
La Quercia Risorta
San Basilio - Ariano nel Polesine (RO) - 26 aprile 2014
La secolare quercia di San Basilio, considerata la pianta più vecchia della provincia di Rovigo, è crollata il 25 Giugno del 2013. The Risen Oak è un Video -Performance eseguito a testimonianza della Rovra (il nome con cui gli abitanti del luogo chiamano questa quercia).
La poetica visionaria impone come esperienza mistica la morte, e ne celebra il mistero attraverso percezioni visive veloci. I dettagli della quercia, gli insetti che la popolano e la natura circostante descrivono la lenta-veloce rinascita di questa pianta. L'artista si presenta nell'atto di coprire con lenzuolo la quercia, in gesti ripetuti, come fossero ricordi o visioni mentali. Nella mente affollata dell'esperienza mistica affiorano messaggi inconsci non percepibili immediatamente (carte dei tarocchi), e analogie con lo schiudersi di un uovo.
Il guscio dell'uovo filosofico allude al limitato campo visivo dell'uomo, "enorme ombra rappresa di tutte le cose della nostra terra vegetata, immensamente dilatata e deformata nello spazio indefinito"(W.Blake, Milton,1804).
Dopo la morte, l'uomo lacera questo "velo della natura" che come uno strato di ghiaccio tutto ricopre.
Deporre un sudario sulle nostre radici e pregare con il corpo per la rinascita della vita è la più alta forma di intimità. La morte è fertilità, ogni fine è un nuovo inizio.
La performance si è ispirata alla colonna sonora coinvolgente e trascendente dell'artista Leonardo Lazzarin: Evergreen Desert, un deserto sempreverde nel ciclo della vita.
Concept e Video di Anna Casazza
Musica di Leonardo Lazzarin - Evergreen Desert
La Quercia Risorta
San Basilio - Ariano nel Polesine (RO) - 26 aprile 2014
La secolare quercia di San Basilio, considerata la pianta più vecchia della provincia di Rovigo, è crollata il 25 Giugno del 2013. The Risen Oak è un Video -Performance eseguito a testimonianza della Rovra (il nome con cui gli abitanti del luogo chiamano questa quercia).
La poetica visionaria impone come esperienza mistica la morte, e ne celebra il mistero attraverso percezioni visive veloci. I dettagli della quercia, gli insetti che la popolano e la natura circostante descrivono la lenta-veloce rinascita di questa pianta. L'artista si presenta nell'atto di coprire con lenzuolo la quercia, in gesti ripetuti, come fossero ricordi o visioni mentali. Nella mente affollata dell'esperienza mistica affiorano messaggi inconsci non percepibili immediatamente (carte dei tarocchi), e analogie con lo schiudersi di un uovo.
Il guscio dell'uovo filosofico allude al limitato campo visivo dell'uomo, "enorme ombra rappresa di tutte le cose della nostra terra vegetata, immensamente dilatata e deformata nello spazio indefinito"(W.Blake, Milton,1804).
Dopo la morte, l'uomo lacera questo "velo della natura" che come uno strato di ghiaccio tutto ricopre.
Deporre un sudario sulle nostre radici e pregare con il corpo per la rinascita della vita è la più alta forma di intimità. La morte è fertilità, ogni fine è un nuovo inizio.
La performance si è ispirata alla colonna sonora coinvolgente e trascendente dell'artista Leonardo Lazzarin: Evergreen Desert, un deserto sempreverde nel ciclo della vita.
Concept e Video di Anna Casazza
Musica di Leonardo Lazzarin - Evergreen Desert
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