Innesti
divisa in due momenti di esposizione, “Innesti” cerca di essere un corto circuito nella vita quotidiana, giocando sul concetto del inaspettato, l’istallazione vive delle reazioni degli inconsapevoli fruitori.
Sette cuori anatomici in silicone, dotati di un circuito elettronico, attivato da piccole sonde, riproducono il naturale battito cardiaco , diffondono messaggi vocali di diversa natura.
I sette cuori sono posti, nella prima fase dell’istallazione, in luoghi pubblici, l’estrema realisticità dei cuori porta gli spettatori a una reazione di allontanamento e di sbigottimento , ma il messaggio vocale diffuso tende a rassicurare gli spettatori.
Lo scopo dell’istallazione in strada è di esaltare, corteggiare, addolcire i passanti , regalando loro momenti di incondizionata gioia, ponendo l’accento sull’unicità degli individui , concetto sottolineato grazie al settimo cuore,.
Il settimo cuore è dotato di una telecamera nascosta , che cattura il volto dei passanti, grazie ad un sistema wifi il segnale catturato è mandato direttamente ad un modem collegato ad un proiettore nascosto che istantaneamente proietta il volto del passante in grandi dimensioni su facciate di palazzi, chiese o altre superfici.
Al settimo cuore è collegato il messaggio vocale “ sei bellissimo, il tuo volto , io sono te”
Lo spettatore comprende di essere egli stesso l’opera d’arte .
La seconda fase dell’istallazione è totalmente intimista, “Innesti “è istallata in una galleria d’arte, lo spazio è completamente oscurato, tanto da creare una totale assenza di luce.
I sette cuori sono istallati su totem neri che nel buio tendono a sparire, grazie a un sistema di luci al led direzionati unicamente sui cuori, si ha una sensazione di sospensione e silenzio, i cuori sembrano fluttuare a mezz’aria, per indicare il percorso da farsi, davanti ad ogni cuori è proiettato un cerchio di luce rossa, con lo stesso sistema di luci al led sopra indicato non vi è diffusione di luce nello spazio.
L’istallazione è fruita singolarmente, per creare un salto nel buio con tutti i pro e i contro del caso.
Lo spettatore si ritrova catapultato solo in una stanza buia , le reazioni avute da questa forzata o scelta solitudine sono state molteplici e inaspettate , lo spettatore si ritrova con se stesso lontano dallo sguardo invadente dell’altro, rivivendo lo stadio del sonno pur restando consapevole. Inizialmente si ha uno spiazzamento, ci si blocca, ma superato il primo freno istintivo si assume un coraggio sentito che ti porta ad avvicinarti ai cuori anatomici, questi iniziano a pulsare di volta in volta che lo spettatore sale sui cerchi di luce rossa , i messaggi vocali dei cuori ricordano un rituale privato , antico, dimenticato.
Il progetto “Innesti” è stato istallato sia a Napoli, che a Berlino confrontando le reazioni di due città agli opposti, ma stranamente complementari.
Di quest’ operazione artistica si è prodotto un video documento in divenire, “Innesti” infatti vuole trovare altre città, realtà da mettere a confronto.
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