senza titolo
L’occhio si apre su stati d’animo imbavagliati dalla lotta, dal conflitto in cui si spargono cuore, amaro, tensioni, sonorità e finalmente piccole soste.
Tutto avviene al chiuso perentoriamente entro il recinto dell’animo: traslochi e sobbalzi, ansia, sprofondamenti e palpiti sono custoditi dall’invisibile sorveglianza della scolta della ragione, del pensiero.
Così le intense emozioni, fattesi cromatismo, forma, segno, si sfrangiano nell’urtarsi, si affastellano, si sgretolano, si sovrappongono, si ritraggono per un attimo in una estenuante convivenza di energie in contrasto.
Poi silenzio, riposo ed appagamento.
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