Logos

Logos

Installazione, Idee, Simbolo / Lettera, Materiali vari, 380x130x150cm
Il progetto Logos è un progetto per la creazione di un libro d'artista innovativo e complesso.
Il libro è composto da un hardware e un software.
L'hardware è il libro stesso (scultura stampata con una stampante 3D), il software è il sito al quale si accede sia dal libro, leggendo il QRcode stampato sulla copertina di fondo, che dal indirizzo http://www.tatianavillani.com/ita/logos.html .
Il progetto è molto vasto ed è esposto in tutte le sue parti e possibilità nel sito.
L'opera si pone come ponte tra il mondo dei Maker, l'arte contemporanea e il quotidiano.
Per fare questo crea un software (il sito appunto) che rappresenta un open source del processo creativo. Nella sezione http://www.tatianavillani.com/ita/fasi.html ed in particolare nella pagina
http://www.tatianavillani.com/ita/fasi2.html si vede come questo mondo fantascientifico possa essere trasportato in casa di un qualunque cittadino ed più in particolare come il garage “nerd” possa essere trasferito nella cucina della nuova casalinga 2.0 .
Il progetto è modulare, in totale è composto da 81 tavole disegnate, 6 lastre scolpite, un libro, teche e mensole appositamente costruite per riprodurre un museo (in particolare un museo archeologico), e una didascalia (parte integrante dell'installazione) contenete la possibile interpretazione dei reperti, un libro d'artista fruibile, ma in teca.
Nel sito si vede una possibile installazione ridotta nella sezione “Museo archeologico”.
Per parlare dei simboli prendo degli estratti dal sito :" ...il libro è composto da Lastre-pagine che contengono vari simboli. Queste moderne “stele di Rosetta” rendono omogenee, dal punto di vista formale, immagini raccolte nel calderone dell'immaginario umano, in un lasso di tempo che va dalla preistoria ai giorni nostri. Grazie ad un effetto straniante prodotto dalla visione simultanea di simboli di aree temporali, tematiche o altro, così lontane tra loro, si attiva la riflessione sui processi di simbolizzazione,...”
“Allo stesso modo i logotipi commerciali sono un riassunto di tutti questi passaggi che li precedono, contengono i processi di figurazione e astrazione oltre a riassumere la filosofia del marchio che rappresentano.
La mia ricerca non pretende di essere rigorosa sul fronte storico o filologico, ma si propone di creare un ponte trasversale che metta in luce in che modo il passato ci sopravvive accanto, anche nelle realtà più avanzate e futuristiche.”
L'idea per Logos è nata a Roma quando ho conosciuto il gruppo dell'hackerspace Unterwelt.
Proprio nei giorni in cui ero là, il gruppo stava discutendo con gli organizzatori dell´edizione europea della Maker Faire (aperta al Palazzo dei Congressi di Roma dal 3 al 6 ottobre 2013) la partecipazione all'evento.
Con l'avanzamento dei lavori il gruppo romano ha espresso l'intenzione di portare Logos tra i progetti di Unterwelt alla fiera, come esempio di collaborazione tra makers e arte contemporanea.
L'idea mi è molto piaciuta ed ho deciso di creare una performance di arte partecipata in cui, grazie all'uso di un'infografica e alla produzione in loco di stampe e prove di scansione, ho scambiato idee ed esperienze con i visitatori.
Tra le cose più significative si sono creati scambi con vari operatori che portano avanti progetti per ipovedenti e che erano affascinati dalla possibilità di lavorare a mappe immaginarie in 3D.

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