Pittura, Lavoro, Architettura, Astratto informale, Politico/Sociale, Paesaggio, Tecnica mista, 50x50x3cm
L'opera esprime il concetto della crisi dell'architettura e del suo fare, della mancanza di valorizzazione del progetto di architettura che viene lasciato ai margini in una società affatto meritocratica e solo clientelare. L'artista, anche architetto, vuole denotare questo disagio: prende i suoi progetti e li brucia dando loro un nuovo significato. I progetti vengono fatti transitare per i quattro elementi del fare vitruviano: terra, fuoco, aria e acqua. Ovvero i disegni vengono lanciati nella terra colorata, bruciati col fuoco, spenti con l'acqua e lasciati stagionare all'aria. Il tutto viene poi composto su una tela bianca, come i frammenti di papiro, a denotare la solitudine del progetto nel grande vuoto lasciato dal nostro mondo. Quindi una sorta di paesaggio con le sue isole, le sue insenature, le sue terre ed il suo mare a dare una nuova speranza per il futuro.
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celeste,
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