Paesaggio
è un lavoro estratto dalla serie “veDIo” che comprende opere in carta di cotone fatta a mano la cui misura è un modulo di 70cmx70cm cadauno.
Le immagini circolari in bianco e nero, del diametro di 1,5 cm, raffigurano dei piccoli paesaggi presi dalla rete (Google maps), trattati uno per uno, ritagliati e inseriti tra uno strato e l’altro della carta o fissati sulla superficie.
I paesaggi vanno a comporre delle parole nell'alfabeto “Braille” (linguaggio usato dai non vedenti). Sono frasi o parole attinenti al contesto del paesaggio. È una comprensione “amputata” per i vedenti che generalmente non decifrano questo alfabeto e che dunque sono bloccati alla fruizione unicamente estetica dell’opera. Allo stesso tempo è una contemplazione limitata anche per i non vedenti che arresteranno l’esperienza dell’opera al “sapore tattile” del materiale della carta fatta a mano e alla lettura della parole senza essere supportati da un coinvolgimento visivo. Tento di centrare l’attenzione sull'impossibilità di entrare in una completezza di fruizione del paesaggio, a prescindere dalla possibilità del vedere. Ho giocato sul concetto di “Linguaggio-nonlinguaggio” inerentemente ai paesaggi per evidenziare e esasperare l’impossibilità di “Fruire” nel vero senso della parola, un paesaggio oggigiorno, data la violenza con la quale la contemporaneità ci “impone” immagini e ritmi inumani. Si riduce tutto a un “parzialmente nascosto” dove la produzione della carta è la cosa che di più naturale e “paesaggistica” (in senso più ampio del termine) c’è nel lavoro.
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