Sostenibilità
Progetto Celeste 2014 Lorena Munforti - Sostenibilità
Come nelle nuove filosofie, come nei nuovi linguaggi, anche l’arte di oggi guarda al Paesaggio, alla Natura morta e al Ritratto come a stilemi “liquidi” e dinamici. E se “tutto si mescola”, anche queste tre grandi categorie del Pittorico possono intrecciarsi tra loro. Per un artista di oggi, questo intreccio si propone quasi come una improrogabile emergenza linguistica e comunque come una necessità espressiva.
Lorena Munforti, nella sua ultima proposta di opere, parte da questi paradigmi e li interpreta. Riappropiandosi anche della manualità: e con un supporto volutamente “povero”, legato alla quotidianità come i vassoi di cartone sottile. In questo modo, “offre” e (non solo “propone”) allo sguardo le sue elaborazioni pittoriche. Combattendo così, anche, la formula spesso insidiosa e contraddittoria dei grandi formati.
Sui vassoi di Lorena Munforti ricorrono dunque immagini simboliche e oniriche dove nature morte, paesaggio e ritratto si rincorrono e si cercano, alla ricerca di nuovi equilibri o, in altri casi, sancendo invece nuove incompatibilità.
Il formato dei vassoi rimanda anche allo schermo di un tablet. Uno sguardo alla contemporaneità ma non solo. Serialità, ricorrenze tematiche e cromatiche portano ad una Collezione che ,attraverso il recupero e l’efficacia di una modalità - sia nella scelta di temi che nella esecuzione pittorica - temevamo fosse andata perduta.
L’uso di materiali di scarto o di uso comunissimo declina infine la metafora della società contemporanea. Dove consumo e consumismo si intrecciano e si alimentano tra loro. Tanto che l’artista avverte ed interpreta, attraverso i propri lavori, l’improcrastinabilità della comunicazione espressiva e del nostro Zeitgeist.
Come nelle nuove filosofie, come nei nuovi linguaggi, anche l’arte di oggi guarda al Paesaggio, alla Natura morta e al Ritratto come a stilemi “liquidi” e dinamici. E se “tutto si mescola”, anche queste tre grandi categorie del Pittorico possono intrecciarsi tra loro. Per un artista di oggi, questo intreccio si propone quasi come una improrogabile emergenza linguistica e comunque come una necessità espressiva.
Lorena Munforti, nella sua ultima proposta di opere, parte da questi paradigmi e li interpreta. Riappropiandosi anche della manualità: e con un supporto volutamente “povero”, legato alla quotidianità come i vassoi di cartone sottile. In questo modo, “offre” e (non solo “propone”) allo sguardo le sue elaborazioni pittoriche. Combattendo così, anche, la formula spesso insidiosa e contraddittoria dei grandi formati.
Sui vassoi di Lorena Munforti ricorrono dunque immagini simboliche e oniriche dove nature morte, paesaggio e ritratto si rincorrono e si cercano, alla ricerca di nuovi equilibri o, in altri casi, sancendo invece nuove incompatibilità.
Il formato dei vassoi rimanda anche allo schermo di un tablet. Uno sguardo alla contemporaneità ma non solo. Serialità, ricorrenze tematiche e cromatiche portano ad una Collezione che ,attraverso il recupero e l’efficacia di una modalità - sia nella scelta di temi che nella esecuzione pittorica - temevamo fosse andata perduta.
L’uso di materiali di scarto o di uso comunissimo declina infine la metafora della società contemporanea. Dove consumo e consumismo si intrecciano e si alimentano tra loro. Tanto che l’artista avverte ed interpreta, attraverso i propri lavori, l’improcrastinabilità della comunicazione espressiva e del nostro Zeitgeist.
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