Adamo's Death

Adamo's Death

Pittura, Morte, Figura umana, Tecnica mista, 95x107x10cm
In un tranquillo sfondo di cielo azzurro e nuvolette bianche la scena riproduce con una sorprendente verosimiglianza la popolare immagine. Tutto sembra idilliaco, suona un po’ come nota stonata solo il fatto che il supporto è (o meglio era) lo sportello di un’automobile e i guanti metallici indossati da Dio e Adamo. A ben guardare, sul polsino di Dio è riportato in digitale la data del terremoto de L’Aquila “06-04- 2009” e dal braccio di Adamo pende un codice a barre. Ecco che lo “sfascio” come distruzione introduce un dialogo tra contenitore e contenuto, fondendosi in una reciproca similitudine. Dio crea e distrugge? Una domanda piena di dolore trasforma la Genesi nel suo contrario.
Gli elmetti bianchi ci portano nella dimensione di un possibile cantiere di ricostruzione. In questo caso il cantiere “sfasciato” potrebbe essere proprio l’Italia e la proposta del “ricostruire” si introduce attraverso la tematica dell’importanza del lavoro dell’uomo. Sotto l’egida del valore imprescindibile del lavoro, Millo descrive con quell’ironia che lascia l’amaro in bocca il momento storico particolare che stiamo vivendo, nel quale l’emergenza lavoro diventa sempre più un allarme incontenibile. Il dramma della mancanza del lavo- ro, ben resa dai copricapo attaccati al chiodo e incorniciati perché non utilizzabili, conduce alla riflessione su un nuovo memento mori, cioè il mangiare, bisogno primario dell’uomo e senza il quale non è possibile vivere. I motivi dell’uovo, della fetta di pizza e del piatto di spaghetti smascherano la loro origine “pop” per mirare all’essenzialità di una tematica tanto scottante, quanto reale.

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Commenti 1

Lino Bianco
10 anni fa
Lino Bianco Artista
Bravissimo. Ciao,
Lino

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