Leaves of Grass
Leaves of Grass. Three Graces. è un’opera installativa costituita da tre contenitori bianchi, ciascuno di 20 x 20 x 25 (prof.) cm appesi a parete. Al centro di ognuna delle tre facciate uno spioncino invita l’osservatore a portare lo sguardo dentro l’oggetto stesso. Appoggiando l’occhio nel piccolo foro si scorge in ognuna delle scatole una differente rappresentazione: su foglie di magnolia, retroilluminate a LED, sono intagliate minuscole sagome di corpicini di bimbe in volo. Le tre visioni, mutevoli e tra loro differenti, compaiono allo spettatore sotto le sembianze di tre piccole grazie: immateriali ed eteree, evocative e simboliche, emergono dall’intimità del buio interno della scatola e dalla superficie retroilluminata e venata della foglia. La loro è un’apparizione, più che una visione, e i bordi puntinati delle forme rievocano la struttura a spot delle costellazioni celesti.
L’installazione, che utilizza un linguaggio simbolico tipico della ricerca dell’artista, richiama nel titolo la raccolta di poesie di Walt Whitman, “Leaves of Grass”, e riconduce ad un ragionamento incentrato sulla tematica della dualità: dello spazio interno/esterno e aperto/chiuso; del colore buio/luce, presenza/assenza (bianco); della visione unitaria/frammentata. L’idea di dicotomia che ricorre continuamente nell’opera (tra interno esterno, tra grande e piccolo, tra reale ed immaginario) allude alla intrinseca compresenza di macro- e micro- cosmo e al passaggio senza soluzione di continuità dall’una all’altra condizione. Il macrocosmo asettico della scatola bianca conduce al microcosmo intimo e raccolto delle tre foglie, per ritornare nuovamente ad una visione cosmogonica nell’illusione delle tre costellazioni.
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