Dove è il sopra? E dove il sotto? Il davanti e il dietro non sono più al loro posto. Forse il piano della tela non è abbastanza per contenere un'idea. E allora perché non uscirne? Per poi rientrarvi in un continuo confronto tra reale e illusorio. Quello “che c’è” e quello “che sembra ci sia”. Le trame si alternano alle superfici piane, a volte spigolose a volte sinuose, continue o frammentate nel tentativo di delineare un racconto che disorienta lo sguardo e crea una vertigine. Giocare con gli equilibri precari e sospesi e disegnare una traiettoria che racconta una "storia banale" che si articola in momenti diversi del tempo attraverso la percezione della realtà e l’illusione della rappresentazione e divincolandosi tra molteplici trame che a volte sostengono a volte ostacolano. Che fine avrà la “storia banale”?
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celeste,
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