Parte (iniziale) di un trittico dedicato alla riflessione sulla condizione umana. Da una condizione statica ed inquadrata simboleggiante l'ottusa obbedienza e l'accettazione della propria condizione (di fantoccio, premiata con la quiete) si passa ad un primo tentativo di comprensione (corrisposto da un accenno di movimento) ad una finale consapevolezza dell'impotenza di fronte alla grandezza dell'universo, dell'inutilità e della vanità delle tribolazioni e delle vicessitudini umane di fronte all'imponenza del panta rei. L'opera è realizzata con tecnica mista (pittura ad olio ed acrilica) su tela.
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celeste,
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