Io e non, azzurro
La ricerca artistica di Paola Di Domenico vuole dissentire la teoria per la quale si configura il Non-io come limite all’io; ed alla domanda: ''Come possono A e -A, essere e non-essere, realtà e negazione, essere pensati insieme senza che si distruggano e si sopprimano?'' qualcuno risponde: ''essi si limiteranno reciprocamente''.
Le opere appartenenti al ciclo ‘’Io e non’’ sono la rappresentazione della costruzione della propria immagine attraverso il dialogo e la lotta tra queste due forze, risorse irrinunciabili per il nostro ''essere''.
Le opere di Paola Di Domenico parlano dell’artista con il linguaggio dell’espressionismo astratto. L’oggetto contenuto nell’opera viene ’’decodificato’’ e rappresentato dal colore che s’infrange sulla tela. Dentro ogni opera qualcosa è scomparso, assorbito dalla tela. L’artista fa si che l’irreale irrompa nel reale componendo forme che non esistono: questa è la sua ‘’personale astrazione’’. Si entra nell’opera per affrontare la vertigine dell’illusione e dell’invenzione. L’opera costruita dall’artista è la ‘’desillabazione’’ estetica ed irrazionale dell’artista stessa. La rappresentazione apparentemente indocile del colore sulla tela protegge il mistero dell’opera e non ne svela il segreto.
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