migrazione
Intervento audiovisivo in rapporto alla percezione dello spazio espositivo.
Videoinstallazione costituita da una proiezione a parete ed un microfono ambientale situato in un altro ambiente
dello spazio espositivo.
Il video proiettato è una registrazione della
durata di 60 minuti, effettuata in una stanza vuota.
La telecamera è fissa, l’inquadratura diretta ad una parete bianca a lato di una finestra. Sulla superficie
intonacata si scorge la rifrazione della luce proveniente
dall’esterno: l’ombra proiettata dal paesaggio animato
dal vento e dalla continua variazione della luce
naturale vive di una pulsazione continua. L’audio, amplificato in diretta è costituito dai rumori percepiti da un microfono situato in un punto esterno allo spazio che ospita la proiezione. Nell’istallazione l’attenzione è richiamata sulla presenza di spazi “altri”: lo spazio escluso dall’inquadratura, la presenza riflessa della finestra inaccessibile alla visuale, la presenza della telecamera, la collocazione stessa del pubblico. Interrogativi sulla natura dello spazio virtuale di un’immagine in relazione allo spazio fisico espositivo.
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