ATTO IDEATIVO
Muoversi con gli occhi sulla superficie di quest’opera ed avvertire al primo impatto una insostenibile leggerezza dove ogni elemento non solo trova la sua felice collocazione ma diviene pensiero di aggregazione. Mario Gianquitto segue un suo filo logico che sfugge all’osservatore riuscendo al contempo a catturarlo condannandolo a capire. L’interesse per la musica si muove sempre all’interno di un contesto ben strutturato e talvolta le impressioni visive si tramutano in eventi sonori. Vitale lo sguardo al passato che non solo lo stimola come risonanza psichica ma lo conduce per mano negli impervi meandri della creatività. Singole particelle entrano in connessione per fondersi in una nuova realtà che garantisce ad ogni elemento rappresentato la libertà di essere.
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