L’opera vuole assomigliare molto di più a un concetto e un transito del pensiero, attraverso cui elaboriamo la capacità di parlare del mondo e con il mondo. Ogni forma è schiava di qualcosa. La forma classica è assoggettata verso un’eccessiva linearità storica, quella contemporanea vittima della moda, quella futura ostaggio di un‘inadeguata mancanza di coraggio. Pertanto dissociandosi dalla storia, dalla moda e dalla paura si riesce ad esprimere una forma compiuta, magari imperfetta, ma comunque capace di dare valore e pregnanza intellettuale ad un nuovo approccio filosofico .
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celeste,
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