I don't shop therefore I am not

I don't shop therefore I am not

In quest'opera la massima " I don't shop therefore I am not" riprende, rovesciandola di segno, quella proposta da Barbara Kruger nel 1987. L'artista americana trasforma il cartesiano "penso quindi sono" in "I shop therefore I am" (faccio shopping quindi sono) sintetizzando in uno slogan la condizione dell'uomo contemporaneo, anzi del consumatore contemporaneo.
"I don't shop therefore I am not" non registra solo la compressione dei consumi indotta dalla crisi ma introduce una sorta di discrimine, di spartiacque tra coloro che consumano e quelli che non lo fanno più.
Analogamente l'opera qui proposta accantona le tecniche della fotolitografia e della serigrafia di cui si servì B. Kruger per recuperare la manualità pasticciona della pittura astratta geometrica. Niente grafica pubblicitaria, niente immagini appartenenti alla cultura di massa, ma un supporto già stampato, due cuscini che richiamano le forme geometriche degli anni '60, sul quale sono disegnate le lettere che compongono la massima.
Certo, l'orizzonte resta sempre quello contemporaneo ma è "il consumo come unica forma di cittadinanza" ad essere messo in discussione.

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Commenti 5

milena corvini
10 anni fa
milena corvini Artista
Bravo!
Gianpaolo Marchesi
10 anni fa
Bellissima!
mario dagrada
10 anni fa
mario dagrada Artista
Sono d'accordo con la tua opera
giulio micheletti
10 anni fa
Credo che sia un ottimo sviluppo di pensiero che tu con questa tecnica riesci a descrivere con molta intensità,bravo.
Lino Bianco
10 anni fa
Lino Bianco Artista
Magnifica sotto tutti i punti di vista. Bravissimo. Ciao,
Lino

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