Transparent trees.
Ad un osservatore attento e sensibile non sfuggirà certo che gli alberi possano essere trasparenti non soltanto in una dimensione onirica, ma anche nell’esperienza del reale.
L’albero è un mosaico di pieni e vuoti e le sue foglie sono infinite tessere cangianti. L’occhio poetico di Fiore vede oltre il velo illusorio dei fenomeni e sa identificare proprio il corpo di quell’assenza presente come non mai nell’intangibilità misteriosa che anima gli esseri e le cose.
E’ forse il ramo più degno dell’aria in cui esso si trova a oscillare? Non è poi il vento a risagomare i tronchi e a piallarne la corteccia con la tenacia di un abile scultore? L’azzurro dell’ossigeno crea il frusciare delle fronde e, vibrando in aloni sfumati, si traduce in suoni materici quasi a ristabilire l’armonia ancestrale e simbiotica di una vacuità colma, acqua nell’acqua.
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