Conjunctio

Conjunctio

VISIBLE WHITE -
ANNA CASAZZA

Conjunctio.

“Conjunctio”, il titolo del progetto, si ispira alle immagini del “Rosarium Philosophorum”, antico testo alchemico del XII secolo, attribuito a Arnaldo di Villanova.
Carl Gustav Jung ha fatto riferimento a questo scritto nella stesura del libro “La psicologia del transfert”, ed è partito da esso per enunciare nozioni quali inconscio collettivo e archetipi. Egli afferma che “gli archetipi non rappresentano qualcosa di esteriore, di non-psichico, ma l’essenza e la vita di un’anima non individuale, innata si in ogni individuo, ma che non può essere né modificata né fatta propria dalla sua personalità. Quest’anima è nel singolo ciò stesso che essa è in molti, anzi in tutti. Essa rappresenta il presupposto di ogni psiche individuale, al modo stesso in cui il mare è il presupposto e l’alveo delle sue onde.”

A partire dalle immagini di Cindy Sherman, che utilizzava il linguaggio dell’immaginario cinematografico collettivo per elaborare un’identità costruita e immaginaria attraverso i concetti di distanza e sdoppiamento, si sviluppa una ricerca su una visione intima e meditativa della percezione del sè.

Mettersi in gioco in prima persona come artista è necessario per essere strumento e congiunzione tra opera d’arte, idea e pubblico. L’autoritratto diventa il punto di unione, con cui l’identità dell’artista si spezza e si sperimenta ogni volta.
Il viaggio che si è deciso di affrontare, alla ricerca della propria identità, raccoglie immagini e temi che richiamano idee presenti in un ipotetico inconscio collettivo. La lettura non deve essere diretta e immediata, perché l’interiorità è raccontata attraverso simbologie non sempre intuibili e fruibili dal pubblico.

Le fotografie, scattate con Hasselblad Film e Polaroid, e in seguito rielaborate digitalmente, riprendono luoghi e situazioni significative e non, mettendo in scena opere teatrali, sogni, ricordi e realtà.
Le doppie esposizioni raccolgono immagini scattate alle tombe monumentali dei cimiteri di Barcellona e Parigi, maschere veneziane, statue del Louvre, graffiti, e performance eseguite al freddo pungente, in inverno, senza vestiti.
Il richiamo a Ofelia, alla carta XI dei Tarocchi(“la Forza”), alla crocifissione di Cristo, ruota intorno alla dimensione mistica in generale.

Questo è sperimentare nuove identità, vivendo nuove esperienze attraverso arte, performance e fotografia, immaginando e descrivendo le proprie percezioni mentali.
Tutto questo perché, come affermava Maxwell Maltz (1889-1975) medico americano e autore di Psyco-Cybernetics (1960), “il sistema nervoso umano non può stabilire la differenza tra un’esperienza fatta e un’esperienza immaginata intensamente e nei minimi particolari.”

In “Conjunctio” il ritratto contemporaneo d’artista cerca di essere quello che necessita di una ricerca concettuale che va ben oltre l’immaginario personale.

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Commenti 1

Luisa Ruggiero
10 anni fa
Luisa Ruggiero Artista
I love your work!

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