I ritratti sono realizzati con foro stenopeico, così che la velocità e il tradizionale aspetto predatorio, che il gesto del ritrarre comporta, vengano sostituiti dalla lunghezza delle esposizioni, che mi consentono una maggiore intimità e partecipazione dei soggetti. Registro il divenirea attraverso un foro piccolissimo, che ne lascia passare solo pochissimo, in modo tale che il soggetto non sia depredato, ma si lasci raccogliere, si conceda, a suo modo, alla lunga esposizione.
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celeste,
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Lino
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