Video intervista THE OPEN SPACE PORTRAIT a DARIO CARRATTA
Partendo da un luogo proprio di affezione o rappresentanza, l'artista si racconta attraverso un flusso di coscienza, spogliando il suo personaggio dal meccanismo di dipendenza che sussiste con l’immagine filtrata dall’opera.L'incoscienza dell’incontro con la macchina da presa, muta in un conflitto tra desiderio e difesa, tra licenza e divieto.
Nell'intero progetto l’umore spaziale di Fontana trova nello scambio e confronto con l’artista, l’importanza di un nuovo modo di concepire il luogo.
Attenzione particolare viene data al processo di ricerca veicolato da un percorso laboratoriale tra l'artista, il curatore e il regista; veri e propri symposia volti alla documentazione e alla conoscenza più profonda dell autore.
Dario Carratta nasce a Gallipoli nel 1988, si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2005 vince il Primo Premio Cavalleria Nazionale città di Lecce e nel 2007 vince il secondo Premio di Città di Lecce. Tra il 2008 e il 2013 le suo opere prendo parte a numerose collettive tra cui “Aprire il corpo per cercare lo Spirito” presso il MAAC (Nocciano); “50x100” presso Art.Lab Contemporary a Grosseto; “Petty Tehft” alla Lauch F18, New York; “Collateral Orbits” alla AllegranomadGallery, Bucarest. Nel 2010 espone i suo lavori alla Personale. Tra le personali, Metafisica del Dandy e Scissioni a cura di Sibilla Panerai e Sabina Sterbini presso la Galleria Margutta a Roma, “Distopie” a cura di Roberto D’Onorio presso la Galleria 291 Est di Roma, nello stesso anno “Flash over” presso la Galleria Alessandri. Attualmente vive e lavora a Roma.
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