The place where I dissolve my inner conflicts. I’m not just my Ego
Ho alcune opinioni riguardo me stessa, come dovrei essere, come mi piacerebbe essere, e forse su come sono. Non sono in grado definire me stessa completamente, ma in alcune occasioni, posso vedere chiaramente quella parte di me che chiamo il mio Ego e il suo doppio. Questa serie rappresenta l’incontro delle mie parti intime: la prima è quella socialmente corretta che vuole essere accettata dall’ambiente circostante e è impaurita dal giudizio degli altri, che non vuole assolutamente mostrare alterazioni del suo stato d’animo e minimizza le sue emozioni. Questa parte fronteggia quella che sta cercando di evitare, la sua controparte rappresentata da una forte emozione, nata e tenuta in vita da un continuo pensiero sotterraneo. Paradossalmente la prima non esisterebbe senza la seconda. Finché non si incontrano, io vivo un forte conflitto interiore, spesso non manifesto. Quando permetto che avvenga l’incontro di queste parti antagoniste, inizialmente sono terrorizzata dello spaventoso conflitto che inevitabilmente accadrà, poi lentamente comincio a accettare la mia inadeguatezza e fragilità. Essere allo stesso tempo la fotografa dietro la macchina e i due personaggi fotografati, mi permette di rappresentare nel mondo materiale il luogo dove questo incontro avviene, che è uno spazio interiore, un luogo che non esiste nella realtà materiale ma che tuttavia è reale e esistente. Questo spazio è il luogo dove io posso dissolvere i mie conflitti interiori.
I due personaggi sono entrambi auto-ritratti uniti in post-produzione.
1. Depressione
2. Permalosità
3. Rabbia
4. Sessualità
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