Fotografia Digitale, Politico/Sociale, Digitale, 70x50cm
Le guerre moderne hanno spesso per campo di battaglia le città. Nel bersaglio grosso ci finiscono i civili, i disarmati.In Afghanistan, in Iraq truppe venute da lontano combattono contro irregolari mischiati tra la gente. Le guerre moderne si svolgono tra i cortili, dietro bucati stesi, in mezzo a una festa di nozze. L'elenco dei caduti è fatto di corpi di donne, vecchi,bambini. Si chiamano danni collaterali. Come abbattere un albero per prendere un nido. Ma i bambini possiedono la forza sovrumana di negare la guerra mentre c'è, sono la fanteria corazzata della fantasia, ma imparano ciò che vivono. Giocano alla guerra e in quel momento se la tolgono di torno. Si nascondono tra le macerie e in quel momento non sono più tra case distrutte, ma tra foreste e montagne. Nel dopoguerra continuano a morire e a mutilarsi sulle mine. I bambini del ghetto di Varsavia saltavano i muri e andavano a conquistare un pò di ciboper le famiglie stremate. Negli assedi di Sarajevo, di Mostar i cecchini tiravano su di loro per dimostrare la loro bravura. Nelle guerre i bambini sono l'atletica leggera della resistenza, ma non dobbiamo meravigliarci,se un giorno uno di loro va a farsi saltare in aria.
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celeste,
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