MONILE
La Serenissima così chiamata nella storia per le grandi virtù, cambia.
Francesco Petrarca, in una lettera inviata ad un suo amico di Bologna nell'agosto del 1321, descriveva la repubblica:
« quale Città unico albergo ai giorni nostri di libertà, di giustizia, di pace, unico rifugio dei buoni e solo porto a cui, sbattute per ogni dove dalla tirannia e dalla guerra, possono riparare a salvezza le navi degli uomini che cercano di condurre tranquilla la vita: Città ricca d'oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra saldi marmi fondata ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare ond'è cinta, dalla prudente sapienza de' figli suoi munita e fatta sicura »
Cambia dal 1797, dall'evento storico della caduta della Repubblica di Venezia, che pone fine alla prosperità del vecchio gioiello... l'ingresso di navi straniere armate nella laguna, razziano i preziosi e le opere d'arte.
Oggi come allora la situazione non è mutata. Il lento logorio del tempo che secolo dopo secolo mette a serio rischio il ricco patrimonio artistico della Serenissima inaridisce in un decadimento di interessi speculativi.
Con il termine “monile” porta con sé il significato di ciò che era…
Tecniche usate: Pittura acrilica, cenere, carbone, smalti, foglia argento ed oro.
("monile", misure 100 X 70 cm) Massimiliano Spano’- anno 2013
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Elisa Spagnoli
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