Refractaria - francescatti
1.
Insensibile, resistente a determinati sentimenti o comportamenti: essere r. alla pietà, all’amore, e in usi scherz. o ironici al matrimonio, al lavoro; il prefetto ... era un vecchio nobile ... rotto a tutti i possibili regimi, r. a qualunque moto di entusiasmo (C. Levi).
b. ant. Che non si sottomette a un’autorità, a una legge, che non intende ottemperare a doveri e obblighi: divenuti tal volta refrattarij a’ comandamenti de’ capi (V. Siri); essere r. alla leva militare.
2.
a. In medicina, resistente nei confronti di determinate malattie, per refrattarietà congenita, o acquisita, o di specie.
“L’alba del terzo millenio porta con se crisi, guerra, ipocrisia; gli esseri umani In Italia, come metafora ancor piu’ decadente del mondo, sono avviliti, non hanno piu’ forze, ne idee, schiacciati da una signoria ingorda, crudele e lontana, vegetano culati dalle onde del talent show, quei pochi che resistono sono derisi o messi all’angolo, chi non si adegua soccombe, al dilà di tranquillizzazioni, allarmi e proclami non e’ dato saper cosa accadra’ nel prossimo futuro.
In tutto cio’ dalla mia terra di nascita, aspra e difficile, dove ogni metro si strappa al mare col sudore della fronte e le montagne non regalano niente, è avvenuta una contaminazione genetica inusuale ,dovuta alle note scorie chimiche ed a sconosciute pioggie radioattive: e’ nata una nuova generazione di uomini, donne e bambini, in grado di spazzare via con grande forza e ostinazione i nemici dell’”umanità”.
Non esseri unici, ma esseri composti, refrattari e’ per questo vaccinati ad ogni sopruso o malattia”.
Commenti 0
Inserisci commento