L’utopica prospettiva di una città globale uniforme negli stili di urbanizzazione mostra tutta la sua fragilità progettuale.La città, che è sito di una cultura, non può essere esportata come modello aspecifico e disconnesso della tradizione.Il modello architettonico della città globale, corrisponde ad un’idea del dominio del globo divenendone il logo, il dispositivo del potere.Nelle Visioni di Trusso la combinazione di materiali, volumi e colori che si destreggiano fra il vegetale, il residuo chimico-polimerico e i metalli, è l’effetto di un gioco, nel quale si mostra l’essenza della città globale che ha perso specificità culturale.L’intervento dell’artista consiste nel sovvertire il canone della progettazione laddove separa l’architettura-paesaggio dalla natura in quanto tale per fornire nuovi elementi di una città inedita: tetti di spugna, alberi di metallo, grattacieli di poliuretano.L’opera rappresenta un microcosmo d’invenzione.E’ la costruzione di un mondo onirico che restituisce il silenzio e l’armonia. Dal ricordo immateriale si passa ad una presenza che è un “qui ed ora”, ma ad un tempo conduce in un altrove; una scatola lirico-simbolica che,come tal è restituita al sogno.
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celeste,
Commenti 3
I went in Japan last year and i love too much your country. Hoppe i can come back in Japan sone. Best regard, Renato
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