New York
Disordine e congestione in un panorama urbano senza dignità, senza decoro, senz'anima. Sebastiano Magnano ha dipinto il non luogo per eccellenza del nostro tempo, il groviglio aberrante di una polis che non c'è più. L'immagine pittorica è il rilievo obiettivo di una società in crisi in cui i valori sono stati calpestati, distrutti, frantumati... in cambio del nulla. Colori grigi, toni sporchi, campiture untuose, "sporcano" la tela come a volere sottolineare il vuoto abissale in cui l'umanità nuova è stata inghiottita. Magnano non è compiaciuto, ma sconfitto anch'egli in questa lotta impari tra la bellezza e il degrado, tra l'armonia e lo stupro. Cemento e ferraglie in luogo del cuore della terra, caos e violenza in cambio del rispetto e della solidarietà. Non è solo un dipinto, ma un monito, un invito a pensare.
Paolo Giansiracusa - Storico dell'Arte
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