Mutazioni
Da questo momento il lavoro è già “ricerca”, agguato alle presenze e ai fantasmi della memoria del tempo, delle paure e delle follie.
Si risale la penisola verso nord, dalla Toscana al litorale adriatico del basso delta Po’e da lì al centro di una Venezia al crepuscolo, non buia e non viva, oscura e spiritata. Infine Bologna, teatro di allegorie classiche e nel contempo di quotidiani orrori.
Così lo sguardo della macchina ci porterà su ninfe sanguinarie o matricide, uomini cane e maiali antropomorfi. C’imbatteremo nelle bellezze eteree di un’Astrea in fuga dall’età del ferro, in quelle sulfuree di un ermafrodito in lussurioso torpore. E ancora simboli e figure dell’oggi tra un Satiro indemoniato, un guerriero solitario che sferra un colpo fatale a se stesso, a noi tutti.. e ancora dottori della peste mascherati, folli ambulanti e reggenti spasmodici e vibranti di brame.
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