Tavolino per la cerimonia del Tè con seduta kORIN GAFU
La dimensione estetica di un oggetto di uso quotidiano si differenzia profondamente da quella di un quadro o di una scultura. Centrale e fondativo è il rapporto soggetto – oggetto; un rapporto che da un lato porta l’uomo, attraverso il fare del suo corpo e la natura del suo gesto, verso l’oggetto e dall’altro, proprio in virtù di questo fare, porta l’oggetto ad uscire dall’indifferenza di un possibile mondo “parallelo” per condurlo nel mondo reale. Intangibilità e separazione nel momento di quiete dell’oggetto, e poi adempimento di uno scopo nel momento di interazione con l’uomo. Entrambe i momenti sono considerati “caratterizzanti” l’oggetto e di conseguenza inseriti all’interno della prassi di progetto. Nella prassi di progetto avviene, così, una contaminazione tra ergonomia e “gesto”, tra funzione e “cerimoniale” mediante la quale le quantità prendono la distanza dalla loro semplice natura numerica per caricarsi di significato.
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