Americana Breakfast table set (new york 1990-2012), nasce dall'evento traumatico dell'11 settembre, elemento destabilizzante di un equilibrio. Ogni evento traumatico porta con sé almeno due stati d'animo: una perdita e un'acquisizione. E tutti e due afferiscono alla memoria: la perdita di tutti i dati, spaziali e temporali, che hanno ruotato intorno all'evento e l'acquisizione di un ricordo doloroso e indelebile che trasforma la nostra vita, affiancato dalla paura che possa riaccadere. Ma è necessario vincere questa paura dentro di noi. Come? Tornare indietro, recuperare tutti i dati e ripartire da dove eravamo. Già dove eravamo prima di quel giorno? New York rappresenta il mondo, tutto, anche, ma non solo, l'America. Una città che concede tutto, ed è per questo che in quindici anni (dal 1990 ad oggi) mi sono resa conto di averne cercato i punti vitali attraverso l'immagine, che sono diventati i punti strutturali di questo progetto: ogni volta sentivo la necessità di fotografare le stesse cose, anche gli stessi posti, come se qualcosa fosse lì davanti a me senza riuscire a vederla. La vita frenetica, abbagliante, continua ventiquattro ore al giorno, i suoi quartieri, frutto di emigrazioni radicate, i suoi grattacieli che riflettono, spezzettano, rimandano e trasformano la città stessa. Twin Towers e Ground Zero, punto di arrivo e punto di partenza. Dunque recuperare la memoria su ciò che apparentemente non è visibile. Un cammino a ritroso, una emigrazione interiore, che porti ad una riflessione, che mostri tutti i punti di vista, che trasformi almeno un po' la nostra vita, che riequilibri il dolore e ci riporti alla consapevolezza.
News
celeste,
Commenti 1
Inserisci commento