Erranti

Erranti

Penso che rimanere nell'ambito del proprio micro-macro cosmo sia sufficiente ad indagare il contemporaneo.
Credo che il compito dell'artista sia sondare l’ambiguità del messaggio e aprire nuovi varchi all'immaginazione dell'osservatore. Non credo alla "bellezza" in se ma al sottile turbamento che può far scaturire un'idea di bellezza.
"Erranti" sono forme quasi incorporee, concretizzazioni evanescenti che respirano al minimo spostamento d'aria, organismi viventi, pensieri che fluttuano veloci nello spazio, immagini ambigue, sottilmente inquietanti, stimoli a spostare la soglia dell’immaginario.

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